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al testo di Ferdinando Battaglia
Chiaritudine
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Non fu la madre, ma i suoi figli, i più giovani, tra i primi virgulti, non i primissimi: ancora acerbi in un tempo più ostile. E non fu la parola, ma un'idea e la carne che attraversò la lettera e restò calore d'una nuova luce. Poi venne la madre, spoglia delle vesti del tempo, nel tempo dispiegò il chiaro intenso d'una nuova bellezza che d'antica radice rifiorì l'Eterno e nel grembo di voce d'un'alba di luce tutto trasfigurò e rinnovò l'annuncio nel cuore del mondo la grazia e il peccato. Tra grazia e peccato riebbi nel mondo il suono più vero - più dolce - d'un nome che nuovo ridisse - per sempre - l'Amore.
22 Gennaio 2020
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Ferdinando Battaglia
- 22/02/2020 12:11:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]
Caro Salvatore, non vi è forse in te una chiarezza simile a coloro che, pure in umiltà di fragili ossa, inseguono una luce che viene loro da una fede damorevole luce? Anche a te e perciò va il mio grazie, oltreché evidentemente per avermi donato la tua lettura ed il tuo commento.
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Salvatore Pizzo
- 20/02/2020 00:28:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Non sono un credente, ma la bellezza di questi versi, dalla genesi trasparente e rilucente, colpisce, proprio con tutta la"chiaritudine" di più che un sentimento... Un caro saluto sempre
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